Prestiti difficili, come ottenerli
Basta accendere la televisione o sfogliare le pagine di un magazine per venir bombardati da pubblicità di finanziarie pronte a realizzare qualsiasi sogno. Che sia la ristrutturazione di un appartamento, l’acquisto di un posto macchina, una vacanza tanto desiderata o il rifacimento del bagno poco importa.
Il messaggio che arriva è quelli relativo ad una infinita possibilità di occasioni. Praticamente nessun sogno è troppo ardito, soprattutto se è possibile ottenere il prestito in poche ore.
Ma sarà veramente così?
Quello che non sempre viene precisato, anzi mai, è un aspetto fondamentale, ossia le qualità economiche richieste per ottenere la somma desiderata.
Banche e finanziarie, infatti, non elargiscono i loro fondi a chiunque e richiedono le cosi dette garanzie per assicurarsi un “risarcimento” assicurato. Questo vuol dire, dunque, che esistono delle categorie per cui ottenere un prestito è difficile, se non impossibile.
Stiamo parlando dei protestati, cattivi pagatori e disoccupati. Cosa fare, dunque, se si fa parte di uno di questi gruppi ma, allo stesso tempo, ci si trova nella necessità di chiedere un prestito? Proviamo a vederlo insieme, esaminando tutte le possibilità offerte.
Per affrontare nel migliore dei modi questa impresa, però, iniziamo con il fare una distinzione tra protestati, cattivi pagatori e disoccupati, dividendoli in due gruppi distinti.
Cattivi pagatori e protestati, il prestito è difficile ma non impossibile
Iniziamo con il prendere in considerazione i due casi più difficili, quelli dei protestati e dei cattivi pagatori. Queste due figure per le banche sono quanto di meno rassicurante possa esistere nell’ambiente finanziario.
Fondamentalmente si tratta di persone che, in un dato momento della loro vita, hanno riscontrato difficoltà a restituire un prestito già ottenuto e, per questo, iscritti negli elenchi preposti cui fanno riferimento gli istituti bancari quando devono decidere l’erogazione di un prestito.
Cosa fare se ci si trova in queste condizioni? La soluzione più semplice sarebbe trovare qualcuno disposto a garantire e a rendersi responsabile di eventuali pagamenti non avvenuti. Nel secondo caso, poi, si potrebbero portare come garanzia anche dei beni immobili, accendendo su di essi un’ipoteca. La soluzione, però, che viene proposta più frequentemente è quella della cessione del quinto.
Cosa s’intende quando si fa riferimento alla cessione del quinto?
Come leggiamo sul noto Mondo Prestiti, in sostanza si tratta di una forma di garanzia attraverso il proprio stipendio, impegnandosi a ripagare il debito contratto con una banca attraverso una detrazione, a quota fissa, dalla propria busta paga o dalla pensione.
Ovviamente, maggiore è l’età del richiedente più il prestito sarà contenuto o diviso in poche rate. In questo modo, infatti, le banche si assicurano la completa riscossione anche nel caso di richiedenti anziani.
Disoccupati, il prestito è una chimera?
Diverso, invece, è il caso dei disoccupati che, non essendo provvisti di busta paga sembrano non poter accedere nemmeno alla cessione del quinto.
Come fare, dunque, in questi casi?
La soluzione più semplice, ancora una volta, potrebbe essere l’utilizzo di uno sponsor, ossia di qualcuno disposto a garantire con la propria solvibilità come, ad esempio, un genitore che garantisce per in figlio momentaneamente in difficoltà.
Per avere, però, maggiori possibilità di ottenere il prestito per alcune categorie come esodati, licenziati, casalinghe e giovani in difficoltà le finanziarie sono l’interlocutore più disponibile all’ascolto. Una banca, infatti, molto raramente prenderà in considerazione una domanda priva di supporto economico.
Cosa fare, dunque, quando ci si confronterà con le finanziarie? Sicuramente è fondamentale chiarire che non potendo dimostrare una retribuzione effettiva, si potrà avere accesso solo ai cosi detti piccoli prestiti. Per ottenere la cifra, però, essenziale è, come abbiamo preannunciato, la firma di un garante.
In caso ci si trovasse sforniti di tale aiuto, è bene sapere che, anche in questo caso, la solidità finanziaria può essere dimostrata in altro modo. Tra le soluzioni possibile c’è la documentazione del pagamento di un canone di affitto a proprio favore o la proprietà di un immobile.
Questo documento da solo garantisce per ottenere il denaro necessario.
Dunque trovare una soluzione è possibile anche se non troppo agevole. Il fatto è che molti istituti finanziari sono consapevoli di quanto sfaccettata sia la realtà del lavoro e di come l’assenza di una busta paga non sempre significhi insolvenza o mancanza di entrate.