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Che documenti servono per aprire il conto corrente di una società

Quando si gestisce una società, l’apertura e gestione del conto corrente è di primaria importanza sotto qualsivoglia aspetto e consente di poter gestire separatamente le finanze personali e aziendali, oltre a disporre della possibilità di poter effettuare operazioni bancarie in modo rapido e flessibile.

L’apertura di un conto corrente intestato a una società, tuttavia, implica la presentazione di alcuni documenti specifici, che variano in base al paese dove viene richiesta l’accensione del medesimo e della tipologia di società. Tra ditte individuali, partite IVA e società, il nostro paese vanta un elevato numero di imprenditori, perlopiù titolari di medio e piccole imprese, che si trovano costretti, giocoforza, a seguire l’iter che di seguito illustreremo per aprire un conto corrente legato alla propria attività.

L’Italia, come noto, è un paese certamente non snello dal punto di vista burocratico. E chi decide di aprire un conto corrente “aziendale”, deve presentare una serie di documenti volti a dimostrare la legittimità della società e l’identità degli amministratori, nonché i beneficiari effettivi, come richiesto da qualsiasi istituto di credito operante nel territorio italiano.

I documenti necessari per aprire un conto corrente aziendale in Italia

Un documento essenziale è rappresentato dalla visura camerale. Essa è rilasciata dalla Camera di Commercio e offre una “fotografia” aggiornata della società, riportando dettagli sugli amministratori e la data di costituzione della società. Questo documento, in buona sostanza, viene richiesto per dimostrare l’esistenza legale della società e il suo stato operativo.

Prima ancora della visura camerale, quando si apre un conto corrente di una società è fondamentale presentare l’atto costitutivo e statuto. Questo documento è fondamentale per l’apertura di un conto corrente, in quanto specifica le informazioni legali e strutturali della società, inclusi i nomi degli amministratori, l’oggetto sociale e la sede legale.

I rappresentanti legali della società, al pari degli amministratori e i titolari effettivi, devono obbligatoriamente presentare un documento d’identità in corso di validità e il loro codice fiscale. Gli istituti di credito necessitano di questi documenti per verificare l’identità dei richiedenti e procedere, poi, all’apertura del conto corrente. Qualora, invece, la persona incaricata di aprire il conto non sia un amministratore ma bensì un delegato, è necessario aprire una procura notarile che conferisce il diritto di aprire e gestire il conto corrente.

Tra i documenti richiesti, inoltre, la maggior parte degli istituti di credito richiede una copia del bilancio più recente. La motivazione di questa richiesta è piuttosto semplice. La banca, grazie ad esso, riesce a valutare la stabilità finanziaria della società, soprattutto quelle che sono già operative da lungo tempo.

Aprire un conto corrente di una società all’estero: il caso di Dubai

Col passare del tempo, un elevato numero di imprenditori italiani ha volto il proprio sguardo anche al di fuori dei confini nazionali, alla ricerca di quelle opportunità di business in grado di incrementare il proprio fatturato. Questa ricerca, in molti casi, è volta anche a una maggiore ottimizzazione dal punto di vista fiscale, considerata l’elevata pressione fiscale presente nel nostro paese.

L’apertura di un conto corrente in una paese straniero, quindi, è un’operazione già compiuta da molti imprenditori nostrani e decisamente appetita da un numero altrettanto cospicuo di soggetti. Tuttavia, anche l’apertura di un conto corrente all’estero richiede l’adempimento di requisiti burocratici specifici, necessari per poi godere di maggiori benefici economici e fiscali.

Ad esempio, negli ultimi due lustri, l’attenzione verso alcune aree degli Emirati Arabi è cresciuta esponenzialmente, grazie alle opportunità di business presenti e una fiscalità decisamente “friendly”. Per aprire un conto a Dubai, tuttavia, è indispensabile conoscere le normative locali e presentare i documenti necessari per garantire la conformità alle leggi nazionali.

Per questo motivo, è opportuno affidarsi a persone che operano direttamente sul territorio e dispongono di tutti i requisiti necessari per aprire conto a Dubai nel pieno rispetto della normativa vigente, evitando di commettere errori che possono ledere sul business in terra emiratina o, addirittura, rendere impossibile l’avvio dell’attività.